Siamo i ragazzi della classe IV D del Liceo classico "G. D'Annunzio" (Pescara).
Partecipiamo a questo concorso perché abbiamo un interesse comune : quello di dar voce alle nostre opinioni sui principi della Legalità e della Libertà. I nostri lavori sono coordinati dalla prof.ssa Annapaola Giansante e con lei aderiamo ai progetti presenti a scuola (incontri con studiosi e referenti delle forze armate civili).

giovedì 7 aprile 2011

Il mondo unito contro tutti i suoi nemici...

 
L'attacco aereo contro gli Stati Uniti dell'11 Settembre 2001 ha colpito il mondo intero, che si è sentito sconvolto, impaurito, offeso, ma, ancor più, profondamente solidale con le vittime. Nelle "Torri Gemelle" del Word Trade Center di New York lavoravano, infatti, persone di nazionalità e fedi diverse. E' stato un attacco a tutta l'umanità e tutta l'umanità deve reagire per sconfiggere il terrorismo che la minaccia. L'unico organismo idoneo a guidare la lotta contro il terrorismo internazionale è l'ONU, che ha la legittimità, le istituzioni e la capacità di adottare le misure necessarie per sradicare questa piaga. Esistono, dunque, nemici comuni per tutto il genere umano, e devono essere sconfitti, ma sarebbe sbagliato identificarli in base a una nazionalità, una cultura o una fede religiosa. Molti sono già gli strumenti legali disponibili contro la violenza terroristica, ma questa battaglia contro l'odio e il fanatismo si combatte anche sconfiggendo l'ignoranza, la povertà, la malattia, impegnandosi cioè a creare una comunità mondiale più giusta e generosa.
L'economista africano Kofi Annan (Kumasi, Ghana, 1938), ha operato a lungo come funzionario delle Nazioni Unite e nel 1997 ne è stato eletto Segretario Generale. Il suo impegno si è indirizzato verso il rilancio dell'organizzazione e della sua immagine presso l'opinione pubblica, attraverso un rafforzamento delle attività per lo sviluppo e il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali, per la promozione dei diritti umani e dei valori universali di eguaglianza, tolleranza e dignità dell'uomo, per la lotta contro l'Aids e il sostegno ai Paesi del Sud del mondo. Nel 2001, come rappresentante delle Nazioni Unite, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace.
   Annan, il 22 Settembre 2001, parlò dell'attacco terroristico alle Torri Gemelle, dicendo: " I terroristi che hanno attaccato gli Stati Uniti l'11 Settembre hanno mirato a una nazione, ma hanno colpito il mondo intero. Raramente, forse mai, il mondo è stato così unito come quel terribile giorno. Si trattava di un'alleanza nata dall'orrore, dalla paura, dall'oltraggio, e da una profonda solidarietà con il popolo americano. Questa alleanza mondiale era anche il riflesso del fatto che il World Trade Center, in questa città così unicamente internazionale, era residenza di uomini e donne di ogni fede, provenienti da più di 60 Paesi. Si è trattato di un attacco contro tutta l'umanità, e tutto il genere umano deve avere interesse a sconfiggere le forze che lo hanno scagliato. Le Nazioni Unite devono avere il coraggio di ammettere che così come ci sono scopi comuni, ci sono nemici comuni. Per sconfiggerli, tutte le nazioni devono unire le loro forze, in uno sforzo che coinvolga tutti gli aspetti del sistema aperto, libero e globale così diabolicamente utilizzato dai responsabili delle atrocità della scorsa settimana. Le Nazioni Unite godono di una posizione unica per mettere in atto questo sforzo. Esse dispongono della sede più idonea a costruire un'alleanza universale, e possono assicurare una legittimità globale alla risposta a lungo termine contro il terrorismo. Le assemblee delle Nazioni Unite già dispongono dell'organizzazione legale necessaria a realizzare molte delle misure che devono essere messe in atto per sradicare il terrorismo, comprese l'estradizione, la persecuzione a giudizio dei colpevoli e la repressione del riciclaggio di denaro sporco. E' essenziale che la risposta globale al terrorismo non spezzi l'unità nata l'11 Settembre. Il mondo deve comprendere che ci sono nemici comuni a tutte le società, ma deve al tempo stesso comprendere anche che i nemici non sono definibili tali in base alla loro appartenenza a una religione o per la loro provenienza. Nessun popolo, nessuna religione, nessun Paese deve essere considerato un bersaglio per le indescrivibili azioni di alcuni individui. Il terrorismo minaccia tutte le società. Mentre il mondo si prepara ad agire contro di esso, a tutti noi è stata ricordata la necessità di capovolgere le situazioni che consentono la crescità di un simile odio e di simili azioni malvagie. Dobbiamo affrontare la violenza, il fanatismo e l'odio con una risolutezza ancora maggiore. Il lavoro delle Nazioni Unite deve continuare, e nello stesso tempo dobbiamo impegnarci a favore delle tragiche conseguenze dei conflitti, dell'ignoranza, della povertà, della malattia. Farlo non rimuoverà ogni fonte di odio, non servirà di prevenzione ad altri atti di violenza. Ci saranno sempre coloro che odiano e uccidono, anche se si fosse messa la parola fine ad ogni ingiustizia sulla terra. Ma se il mondo sarà in grado di provare che intende proseguire, che persevererà nella creazione di una comunità internazionale più giusta, più generosa, più genuina attraverso tutte le frontiere religiose e razziali, allora il terrorismo sarà sconfitto."

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