“Rovesciare l’immagine della droga come scorciatoia per il piacere e la felicità e affermare che, oltre ad essere distruttiva, porta anche ad un peggioramento della qualità della vita, della stima di sé e della considerazione da parte degli altri”. Questo l’obiettivo della nuova Campagna contro la droga lanciata dal Dipartimento per le politiche antidroga presentata a Palazzo Chigi alla presenza di Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia, il direttore del dipartimento Giovanni Serpelloni, il sottosegretario Paolo Bonaiuti e il cantautore Nek, testimonial della campagna. “Non ti fare. Fatti la tua vita”. Questo lo slogan scelto per la campagna che sarà presente su tutti i media italiani, dai più tradizionali mezzi d’informazione, ai social network. Per la campagna è stato realizzato anche uno spot televisivo di 40 secondi con la colonna sonora cantata da Nek. “Sarà una campagna mediatica molto diffusa – ha assicurato Serpelloni -. Abbiamo puntato molto sulle tv nazionali e le emittenti locali dove andrà lo spot di 40 secondi. Anche la parte web è stata particolarmente curata così come sui social network. Tantissime anche le radio, da quelle più ascoltate dai giovani e quelle locali. Lo spot, inoltre, verrà anche proiettato nelle sale cinematografiche. Particolare attenzione a internet. I social network presidiati sono Youtube, Facebook e Myspace”. Lo spot andrà in onda dal 1 marzo. “È una campagna che daremo sugli appositi spazi della Rai – ha affermato Boniaiuti - e secondo me molto bello perché per la prima volta vede il debutto in veste di ideatore il sottosegretario Giovanardi. È uno spot brillante con un bel ritmo e una musica stupenda. L’ideale per combattere questo fenomeno con le armi stesse dei giovani che purtroppo cadono in questa trappola”. Alla presentazione è intervenuto anche il cantautore italiano Nek che ha concesso gratuitamente l’utilizzo della sua canzone “E da qui” per la colonna sonora dello spot. “Sono padre di famiglia – ha detto Nek -. Ho una figlia di 15 anni e rientra in quel momento critico in cui può esserci un rapporto con certe sostanze e che per questo richiede una maggiore vigilanza dei genitori. Anche per questo ho risposto a quest’invito. Bisogna continuare a denunciare, a parlarne e a combattere. Mai abbassare la guardia”.
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